E con i due giorni in Cast sale la nostalgia. Fiera che mi abbia portata a quello che sto facendo ora, ma piena di ricordi.
Soprattutto di persone e di momenti, di risate, di pianti e litigate. Di notti passate a parlare e a non dormire, con il potersi coricare troppo tardi e la sveglia che suona troppo presto.
Ma chiunque ci sia passato sa che non mi sbaglio, che in un qualche modo Cast entra sotto la pelle e non ne esce più. Perchè ne nasce una famiglia che non hai scelto ma che è bellissima, che ti accompagna in questo anno impegnativo e in questa svolta...
E scavando nel pc ho ritrovato l'articolo che avevo scritto, "Vita da Cast"... e che dedico a chi, come me, ha scelto questo fantastico percorso.
"Vita da Cast
CASTalimenti: centro arte scienza
e tecnologia dell’alimento, la scuola di cucina. Questa la definizione canonica
che possiamo leggere su opuscoli e internet. Un centro di formazione di alto
livello, la migliore in Italia, il tempio della Pasticceria fondata da Iginio
Massari e diretta da Vittorio Santoro. Docenti e corsisti che provengono da
ogni angolo d’Italia per partecipare agli svariati corsi che durante l’anno si
tengono in sede, a Brescia, e che spaziano dalla pasticceria, alla cucina e
alla decorazione. Questo è in realtà solo uno scorcio formale di questa grande
e sfaccettata realtà… Perchè Cast non è solo formazione, non è solo quanto
l’acronimo ci dice, ma è passione, sacrificio e voglia di imparare per essere
catturati da questo mondo affascinante che è la pasticceria, in bilico tra
chimica e fantasia.
Vi parlo in questi termini perché
sono una dei dodici stagisti che hanno scelto di vivere e lavorare in Cast per
un anno, scambiando la propria prestazione lavorativa con tutto il sapere che
ci circonda, comportandoci da spugne con maestri, chef, eventi e dimostrazioni,
per non lasciarci sfuggire neanche una pillola di conoscenza fondamentale per
il nostro futuro. Cos’è Cast per noi? E’ casa, è lavoro, è il trampolino per il
nostro sogno e la nostra professione. E ci crediamo tutti, anche perché non
sarebbe possibile sostenerne i ritmi se non mossi da questa più totale
convinzione. Siamo a fianco dei maestri quando fanno i loro corsi e le
dimostrazioni, quando si allenano, la mattina presto ad aspettarli e far sì che
tutto sia pronto e la sera tardi, quando se ne vanno, per sistemare tutto e
allestirlo per il giorno successivo; noi siamo lì, sempre, come “angeli
custodi”, per citare le parole del maestro Diego Crosara. Una miscellanea di
ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte di Italia e accomunati dalla stessa
passione che col tempo diventano inevitabilmente la tua famiglia, tra lavoro,
incomprensioni e risate. Ormai sono 5 mesi che sono in questo mondo e sono
felice di esserci entrata, per puro caso e totale convinzione. Non è stato
facile i primi tempi inserirsi in un mondo nuovo e in un gruppo già formato,
non è facile ora, per tutti noi, star dietro alle mille cose da fare e agli
orari molto più impegnativi di quello che si possa pensare. Ma nessuno di noi
ha la minima intenzione di mollare, di lasciare il percorso, perché è
un’opportunità troppo importante per essere lasciata a metà strada. E sorrido
quando gli amici mi dicono che sono una pazza perchè sono orari impossibili e mi
vedono stanca. Sorrido quando qualcuno mi dice che non diventerò mai pasticcera
perché ho fatto tutt’un altro percorso e mi sono laureata, perché appartengo ad
un altro mondo. Sorrido perché noi ragazzi l’abbiamo scelto, abbiamo pesato e
soppesato questo impegno e questa opportunità che significa mettere da parte
per un anno la propria vita abituale, i propri affetti e il lavoro. Si, è
stancante, stressante, sfibrante, ma quando lavori accanto ai maestri e assisti
alla magia della chimica degli elementi, alla tecnica e al sapere che applicano
con così tanta naturalezza e alla passione che sanno trasmettere, ti rendi
conto che ne vale la pena, che la stanchezza non conta e che sei proprio nel
posto in cui vorresti essere.
Cast per noi non è solo una
scuola di cucina, è una scuola di vita. Non si impara solo il mestiere, ma si
impara l’umiltà, il non essere nessuno e pian piano emergere e far capire di
sentirsi una vite dell’ingranaggio, si impara la convivenza, la collaborazione,
la sinergia. Perchè la pasticceria è anche tutto questo. Credete forse che
Iginio Massari, o maestri come Comaschi, Magni, Bozio e tutti gli altri abbiano
cominciato in contesti tanto diversi da quello in cui viviamo noi? Credete che
da ragazzi non abbiano passato giornate intere alla plonge o a scrostare teglie e lavare pavimenti? Che non si siano
svegliati prima del sole per infornare qualche croissant e siano andati a
dormire a notte fonda? Credete che ancora non lo facciano? E salendo un gradino
alla volta sono diventati quello che sono. Non è un corso che ti rende
pasticcere, o cuoco, ma qualcosa che nuove da dentro, che ti spinge e non ti fa
mollare anche nei momenti più complicati e più duri, quei momenti in cui
resisti solo grazie alla forza dei nervi e della tua volontà. Questa è
Castalimenti, per noi, per me."
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